Meoni: «Bar e ristoranti penalizzati, bastava il rispetto dei protocolli sanitari»

Entra in vigore il nuovo decreto della presidenza del consiglio dei ministri in materia di emergenza sanitaria. Il nuovo decreto comprende misure restrittive volte a contenere il contagio.

Vie e piazze

I sindaci potranno disporre la chiusura dell’accesso al pubblico, dopo le ore 21, di vie e piazze dove si possono creare assembramenti.

Attività di ristorazione

Tutte le attività di ristorazione sono consentite dalle ore 5 alle 24 se il consumo è previsto ai tavoli. In caso contrario, la somministrazione di alimenti e bevande è permessa solo fino alle 18. Asporto e consegna a domicilio sono possibili, invece, fino alle ore 24.

A ogni tavolo del locale potrà sedersi un numero massimo di sei persone; i gestori dovranno segnalare, all’ingresso, il numero massimo di persone consentite all’interno. Nessuna limitazione di orari, invece, per servizi di ristorazione in ospedali, aeroporti e stazioni.

Scuola, sport ed eventi

La scuola non chiude, ma prosegue l’attività didattica in presenza. Per le scuole secondarie di secondo grado, tuttavia, saranno agevolate modalità didattiche più flessibili e, se possibile, anche con turni al pomeriggio.

Attività sportive

Vietato lo sport di contatto amatoriale. Stop anche alle competizioni per le attività sportive dilettantistiche amatoriali.

Attività delle palestre

Le palestre avranno a disposizione una settimana di tempo per rendere possibili gli eventuali adeguamenti alle misure di sicurezza. In caso contrario, l’attività sarà sospesa.

Sagre e fiere

No a sagre e fiere locali; autorizzate, invece, le fiere a carattere nazionale e internazionale. Stop allo svolgimento dei congressi, salvo quelli organizzati a distanza. Niente riunioni nella pubblica amministrazione, salvo la sussistenza di motivate ragioni. Incentivato il lavoro a distanza (smart working).

«La comunità cortonese, tranne qualche caso sporadico – dichiara il sindaco Luciano Meoni – ha dimostrato, fino a oggi, la propria correttezza nei comportamenti e nel rispetto delle regole. Il territorio non mostra particolari criticità e i casi di contagio fin qui rilevati sono ben monitorati dalle autorità sanitarie e dalla stessa amministrazione comunale.

A questo riguardo, faccio notare che i protocolli adottati sono sicuri e la loro scrupolosa osservanza garantisce di contenere la diffusione del virus. Non condivido, pertanto, la decisione di far chiudere anticipatamente i bar e i pubblici esercizi qualora non dispongano dei tavolini, così come non sono d’accordo sulla limitazione dei posti a sedere all’interno dei locali. Non conta la limitazione dei posti in sé, ma il rispetto delle regole sanitarie. Questo aspetto del nuovo decreto presidenziale rischia di essere un ulteriore attacco alle attività economiche del territorio», conclude il primo cittadino di Cortona.