Cortona, weekend d’oro per il museo. Cinquecento visitatori per le nuove sale Severini

Un fine settimana da incorniciare per Cortona e il Maec, sono stati oltre 500 i visitatori che hanno approfittato dei primi giorni per vedere la nuova sezione dedicata al maestro del futurismo e da oggi la capienza torna al completo.

Anche in un timido lunedì di ottobre il Maec fa incetta di pubblico, da oggi infatti le norme anti contagio consentono di riportare la capienza al 100% delle possibilità, un elemento che viene salutato con grande apprezzamento da tutti gli operatori culturali. Si apre un autunno davvero spumeggiante per la cultura e anche per il turismo a Cortona.

Da ora infatti la città etrusca potrà definirsi anche la prima realtà italiana ad aver dedicato una sezione museale ad un esponente del movimento futurista. Le sale «Gino Severini», grazie al progetto di Daniela Fonti, Romana Severini e dell’architetto Andrea Mandare, rappresentano un’esperienza di «casa museo». Attraverso le donazioni pervenute è stato possibile ricostruire ambienti di vita del grande maestro. Un risultato reso possibile grazie al lavoro dell’Accademia Etrusca e del Comune di Cortona che hanno Beneficiato di una linea di finanziamento Por-Fesr grazie alla quale il museo potrà continuare a crescere.

«Siamo lieti del successo di pubblico da subito riscontrato – dichiarano il sindaco Luciano Meoni e l’assessore Francesco Attesti – questi numeri ci indicano che stiamo assistendo ad un processo di allungamento della stagione turistica e che gli investimenti messi in campo contribuiscono ad offrire ai visitatori esperienze ancora più coinvolgenti. Ringraziamo tutti coloro che hanno lavorato a questa operazione che da subito si sta dimostrando vincente».

Non solo Severini a Cortona, questa è l’ultima settimana per poter ammirare la mostra «Luci dalle tenebre», dedicata all’illuminazione nell’antichità con importanti pezzi provenienti da Pompei. L’evento conclusivo si terrà domenica 16 ottobre alle 16 nella sala Medicea di palazzo Casali, con la conferenza a cura del lucumone dell’Accademia Etrusca, Luigi Donati.