Uno studio italiano: il 94% dei destinatari del vaccino Covid-19 ha formazioni di coaguli nel sangue e particelle estranee

di Stefano Pezzola

Oggi analizziamo uno studio italiano pubblicato il 12 agosto 2022 sull’International Journal of Vaccine Theory, Practice, and Research (“IJVTPR”) dal titolo “Analisi microscopica in campo oscuro sul sangue di 1.006 persone sintomatiche dopo iniezioni di mRNA anti-COVID da Pfizer / BioNtech o Moderna“.
Al seguente link è possibile scaricare lo studio integrale in formato pdf (Studio 12 agosto 2022).
L’uso dell’analisi microscopica in campo scuro del sangue periferico fresco su un vetrino era un tempo diffuso in medicina, consentendo una prima e immediata valutazione dello stato di salute delle componenti corpuscolari del sangue.

Nel presente studio il team di medici italiani ha analizzato con un microscopio ottico a campo scuro la caduta di sangue periferico da 1.006 soggetti sintomatici dopo inoculazione con iniezione di mRNA (Pfizer/BioNTech o Moderna), a partire da marzo 2021.
C’erano 948 soggetti (il 94% del campione totale) il cui sangue mostrava aggregazione di eritrociti e la presenza di particelle di varie forme e dimensioni di origine non chiara un mese dopo l’inoculazione dell’mRNA.
In 12 soggetti, il sangue è stato esaminato con lo stesso metodo prima della vaccinazione, mostrando una distribuzione ematologica perfettamente normale.
Le alterazioni riscontrate dopo l’inoculazione delle iniezioni di mRNA rafforzano ulteriormente il sospetto che le modifiche fossero dovute ai “vaccini” stessi.

Sono necessari ulteriori studi per definire l’esatta natura delle particelle presenti nel sangue e per identificare possibili soluzioni ai problemi che evidentemente stanno causando.
Gli autori dello studio hanno incluso fotografie dei 4 casi clinici che “rivelano strani fenomeni nel loro sangue e illustrano la gamma e i tipi delle anomalie riscontrate nell’esame microscopico del sangue del 94,23% dei 1.006 casi“.
Casi rappresentativi di tutti i 948 casi con alterazioni del sangue periferico.
L’aggregazione di eritrociti è stata evidenziata con precisione e sono state rilevate particelle esogene puntiformi e autoluminescenti nel campo oscuro.
La luminescenza di quelle particelle era marcatamente superiore a quella delle pareti dei globuli rossi ossigenati.
I 948 casi hanno mostrato formazioni tubolari/fibrose e spesso anche formazioni cristalline e lamellari con morfologie estremamente complesse ma costantemente simili in tutti i pazienti con campioni di sangue anormali.