Riconoscimento ai volontari della Chiesa di Scientology di Firenze per la sanificazione di 4 moschee

Il Presidente della Federazione Regionale Islamica della Toscana ha conferito ai Ministri Volontari della Chiesa di Scientology di Firenze un riconoscimento per il loro lavoro volontario nella sanificazione di 4 moschee

Domenica 19 marzo, il presidente della Federazione Regionale Islamica della Toscana, sig. Balboula Abdelilah, ha conferito un riconoscimento ai ministri Volontari di Scientology per l’aiuto dato ai centri di culto islamici durante il periodo della pandemia.

Il riconoscimento arriva in occasione del 112° anniversario della nascita del fondatore di Scientology, L. Ron Hubbard. Durante la pandemia i Ministri Volontari della Chiesa di Scientology di Firenze hanno igienizzato le moschee di Figline Valdarno, Greve in Chianti, Castelfiorentino e Montevarchi.

L’opera dei volontari è sempre stata svolta a titolo gratuito, in totale spirito di cooperazione e fratellanza, con lo scopo di aiutare le comunità islamiche ad avere un ambiente sano per la preghiera dei fedeli ed è stata possibile grazie agli strumenti che la Chiesa di Scientology Internazionale ha fornito a ogni chiesa di Scientology del mondo per la propria igienizzazione giornaliera.

Alla consegna del riconoscimento erano presenti, oltre al presidente della Federazione, i presidenti delle moschee di Figline e Montevarchi, che hanno conferito riconoscimenti a loro volta a nome del Centro Culturale Islamico “Gli Amici del Valdarno” di Figline e dell’associazione “Assadaqa=Amicizia” di Montevarchi.

Il presidente della Federazione Islamica della Toscana ha detto: “È stato un grande aiuto alla nostra comunità durante il momento difficile della pandemia; il vero amico si presenta nei momenti di difficoltà e i volontari di Scientology hanno dimostrato che sono dei veri amici”; “Voi avete reso l’idea di che cosa significa lavorare in gruppo con le altre religioni, in pieno spirito di fratellanza, e questo è molto apprezzato dalla nostra comunità”.

Questo spirito di collaborazione continuerà in futuro, sempre in nome della fratellanza che dovrebbe unire ogni essere umano a chiunque altro, non importa quale sia la sua razza, nazionalità, il suo credo religioso e la sua fede politica.