Quando la fisica diventa coinvolgente: Michele Punturo protagonista dell’incontro al teatro Signorelli

CORTONA. Un pubblico numeroso e interessato ha partecipato al primo evento della stagione autunnale promosso dalla Fondazione Nicodemo Settembrini di Cortona.
Ospite dell’incontro, tenuto al teatro Luca Signorelli, è stato il dottor Michele Punturo, scienziato aretino di fama internazionale, attualmente dirigente di ricerca presso l’Istituto nazionale di fisica nucleare, sezione di Perugia, il quale ha intrattenuto i presenti sul tema

«La nuova astrofisica gravitazionale tra nuove scoperte e programmi di sviluppo».
L’argomento, di per sé complesso, è stato analizzato tramite l’utilizzo di una serie di slide illustrative. Grazie all’impiego delle immagini, Punturo ha reso più agevole la comprensione di tematiche per loro natura impegnative, mantenendo vivo l’interesse dei presenti per l’intera durata della conferenza.
Lo scienziato, intervistato dal giornalista Luca Tosi, ha ripercorso l’evoluzione delle scoperte scientifiche sul tema delle onde gravitazionali e ha anticipato le sfide del progetto Einstein Telescope, la nuova grande infrastruttura di ricerca su questa materia, del quale è coordinatore internazionale.

Il relatore ha messo in evidenza che negli ultimi anni sono stati fatti numerosi passi in avanti sul piano della conoscenza delle onde gravitazionali, con una serie di inaspettate rivelazioni di nuovi fenomeni nell’universo: questo induce la comunità scientifica internazionale ad ampliare gli studi con la creazione di nuovi osservatori che consentano di esplorare l’universo fino ai suoi albori.

«Questo settore della ricerca è in tumultuosa crescita – ha dichiarato Punturo – e la realizzazione di grandi infrastrutture di ricerca, come Einstein Telescope, è un grande fattore di attrazione in Italia per giovani ricercatori stranieri; l’attrazione o il mantenimento di giovani talenti è uno dei punti deboli del nostro sistema scientifico».

Soddisfatto il presidente della fondazione, avvocato Nicodemo Settembrini, il quale ha ricordato che l’impegno della fondazione continuerà a muoversi su due filoni tra loro distinti: uno legato all’attualità sociale e uno di carattere più propriamente scientifico.
Settembrini ha concluso con un auspicio. «Sappiamo che sarà molto difficile ma, se le condizioni lo permetteranno, vorremmo avere nostro ospite il professor Giorgio Parisi che, proprio quest’anno, è stato insignito del premio Nobel per la fisica. Sarebbe per noi motivo di grande prestigio poter accogliere, nel nostro territorio, una personalità così autorevole».
Alla relazione del dottor Punturo sono seguite le domande del pubblico che hanno dato vita a un interessante confronto sulle prospettive della ricerca in fisica e astrofisica.