Marcello Sorgi: “rivendico il diritto di non entrare in contatto con chi non si è vaccinato”

Marcello Sorgi scrive su twitter di se stesso.
Giornalista, scrivo di politica interna su
@la_stampa e ne parlo ogni mattina ad @agorarai su @RaiTre.
Ritengo oggi gravissime le sue parole apparse sul suo editoriale su La Stampa.
Ammesso e non concesso che i NoVax abbiamo subito una emarginazione ingiustificata, o non sempre giustificata, resta da capire che cosa intenda fare il governo per coloro che hanno fatto regolarmente tutte le dosi di vaccino, magari prendendosi anche il virus, seppur in forma lieve, e rivendichino il loro diritto di non entrare in contatto con chi il vaccino non l’ha fatto, lo ha rifiutato e ha trasformato il proprio rifiuto in un caso politico“.

Migliaia i cinguettii di risposta tra i quali quello dell’ex Ministro Paolo Savona che sintetizza affermando: “Marcello Sorgi si chiede cosa intenda fare il governo per tutte quelle persone che non vogliono entrare in contatto con chi il vaccino non l’ha fatto. Per simili esigenze in passato sono stati costruiti dei lager, ma sicuramente Sorgi pensava ad altre soluzioni. Ci illumini“.

Io penso semplicemente che con la Covid-19 – con un lento processo di disumanizzazione e creazione del capro espiatorio – si è tentato di spaccare la società in buoni e cattivi con una tecnica conosciuta fin dalla notte dei tempi ovvero castigare il disertore non vaccinato e premiare il coraggioso vaccinato, creare insomma un consenso di “giusti” attorno ad un credo non provato, sostenendo questo credo con testimonial e bandendo il dissenso.
Mi sembra tra l’altro che sia già stato inserito il cosiddetto Bonus Psicologico e pertanto la risposta alla domanda di Marcello Sorgi potrebbe essere molto semplice: il governo agevoli l’utilizzo di questo bonus.

In tutta sincerità credo che quando un giornalista persiste – Marcello Sorgi non è nuovo a queste esternazioni – a formulare tesi di questo tipo, dovrebbe essere destituito da ogni ruolo di responsabilità pubblica come quella di editorialista di una testata nazionale, tra l’altro finanziata dallo Stato con fondi pubblici.
Sarebbe piuttosto agevole rispondere al sig. Sorgi che può “liberamente” chiudersi in casa praticando un consapevole autolockdown.

Ma poiché credo fermamente che non possa esistere tale diritto/dovere in quanto ciò si trasformerebbe in una incostituzionale discriminazione del prossimo, ritengo opportuno ricordare al sig. Sorgi che le sue parole confermano che la strategia politica degli ultimi tre anni è stata molto evidente ovvero selezionare un gruppo di obbedienti a prescindere, di cittadini che non ricordano piu’ che cosa significhi godere di diritti inalienabili e inviolabili.
Accettare d’emblè un mondo fatto di concessioni e diritti a tempo determinato.

Le parole del sig. Sorgi sono eversive dell’ordine costituzionale inteso come rapporto tra cittadini, sono istigazione ad escludere una parte dei cittadini dalla vita sociale in nome di una scienza per la quale – preme ricordare – l’assistenza domiciliare è stata dichiarata stregoneria e sostituita da assurdi protocolli imposti da chi non aveva nessuna intenzione di curare e aiutare il prossimo ma soltanto di alimentare dolore e disperazione.

Ormai certi giornalisti non sanno piu’ che cosa dire e scrivere sul nuovo governo.
Un giorno l’articolo al maschile, un altro la polemica sul conflitto di interessi di qualche ministro, e ancora il cambio di scarpe nel giorno del giuramento.
Ma allora sig. Sorgi che cosa dovrebbero dire i non vaccinati che non hanno mai contratto il virus SARS COV-2 in questi tre anni ovvero non sono mai entrati in contratto con la Covid-19 e si trovano a lavorare gomito a gomito con vaccinati con tre o quattro dosi che si sono contagiati una/due o tre volte, sono stati pure molto male e magari sono finiti anche all’ospedale?
Nulla dovrebbero dire se non usare parole di amicizia e comprensione.

Credo negli esseri umani che hanno coraggio di essere umani” canta Marco Mengoni.
Oggi l’ignoranza, sig. Sorgi, può essere altamente contagiosa.
Leggendo con attenzione le sue parole percepisco che Lei sta auspicando che i non vaccinati ed i vaccinati sia distinti e distinguibili.
In pratica se non ho compreso male si devono utilizzare dei distintivi, tipo fasce al braccio con la stella a cinque punte.
Onde per cui Lei è un fascista è xenofobo?

Vede sig. Sorgi se il farmaco/vaccino mRNA Covid-19 funzionasse davvero (e così non ha affermato neppure il produttore Pfizer) i vaccinati con dosi booster non dovrebbero aver nessun timore ad entrare in contatto con i non vaccinati, anzi il contrario.
E’ così forte il desiderio di alimentare questo clima di divisione e odio nel nostro Paese sul tema vaccinale che qualche dubbio sulla buona fede delle sue parole “sorge”.
Le sue parole sono gravi sig. Sorgi, il suo ragionamento attaccabile sotto ogni punto di vista, in primo luogo quello scientifico, e dimostrano una evidente deficienza nel senso di carenza di logica e di buon senso di fondo.

La sue parole sig. Sorgi nella loro inarrivabile miseria rivelano ciò che in moltissimi vanno affermando da molti mesi ovvero che chi è stato favorevole al Green Pass è anche sempre stato favorevole alla logica premiante e quindi discriminatoria su cui si reggeva, che è la stessa dei crediti sociali.

Persone di buon senso, oggi, dovrebbero come minimo porsi qualche fugace dubbio circa la campagna vaccinale di massa Covid-19.
Il diritto di non entrare in contatto con chi non è vaccinato di cui Lei scrive, ovviamente per motivi ideologici e non sanitari, è vergognoso.
Incitamento all’odio sociale.