Fino al 3 agosto la mostra “Moby Dick in una stanza” di Giulio Galgani

Fino al 3 agosto la mostra “Moby Dick in una stanza” di Giulio Galgania cura di Marco Botti, allestita nella Chiesa della Carbonaia di via Solferino 9, a Foiano della Chiana (AR). 

Tanti turisti italiani e stranieri, presenti in questo periodo in Val di Chiana, hanno già colto l’occasione per visitare una delle esposizioni più originali dell’estate 2025 nel territorio aretino.

La personale di pittura e scultura, patrocinata dal Comune di Foiano della Chiana, è realizzata in collaborazione con Archivio Mario Tozzi, Pro Loco Foiano della Chiana e Auser Foiano della Chiana APS.  

“Moby Dick in una stanza” è aperta, a ingresso gratuito, ogni sabato e domenica con orario 16-19.

Giulio Galgani, pittore e scultore di fama internazionale, espone nella suggestiva Chiesa della Carbonaia di Foiano della Chiana con alcune serie in cui l’artista unisce materiali naturali come il legno e l’argilla a quelli industriali come il fresato di pneumatico.

Il recupero di oggetti tipici della civiltà contadina e marinara, a cui Galgani dà nuova vita, sono alcuni aspetti di una visione chiara dell’arte, portata avanti grazie a un linguaggio in equilibrio tra figurativo e informale-materico.

In “Moby Dick in una stanza” l’artista presenta al pubblico un ciclo inedito intitolato “Le reti”, in cui le reti da pesca recuperate dal mare diventano il supporto da plasmare o dove stendere la materia pittorica e creare nuove tensioni visive.

L’opera simbolo della mostra, “Moby Dick”, campeggia sull’altare principale dell’ex chiesa benedettina, evocando la figura letteraria del cetaceo, simbolo della forza indomabile della natura e dell’ossessione dell’essere umano di raggiungere obiettivi più grandi di lui.

Il percorso continua con altri lavori della stessa serie esposti nelle pareti laterali e con lo spazio destinato alle grandi maschere tratte dalla serie “Tri-bao”, in un dialogo incessante tra passato e presente, sacro e profano, storia e mito, tradizione e attualità.

Al centro della ex chiesa, come elementi di una piccola foresta, si elevano gli “Alberi di mare” popolati dai Golem galganiani, esseri tipici dell’immaginario di questo multiforme artista “irregolare”, come ama definirsi.

Se vogliamo, queste ultime opere aggiungono un messaggio drammaticamente contemporaneo, quello dei profughi che scappano da paesi in guerra o colpiti da catastrofi naturali, aggrappati a relitti, in balia dell’ignoto ma agognanti di salvezza. 

La personale “Moby Dick in una stanza” include anche il gruppo bronzeo “The family”, collocato nel presbiterio, e l’inedito “Caffè con Mario” tratto dal ciclo “Caffè”, in cui Galgani dialoga con i grandi artisti del passato.

Questa volta il prescelto è Mario Tozzi (1895/1979), protagonista dell’arte italiana fin dagli anni Venti del secolo scorso con il gruppo “Les Italiens de Paris”, di cui Foiano della Chiana custodisce il prezioso archivio.

BIOGRAFIA

Giulio Galgani è nato a Genova nel 1958, ma vive da molti anni a Badicorte di Marciano della Chiana (AR), immerso nella campagna toscana. Artista originale e protagonista di mostre ed eventi in gallerie private e spazi pubblici d’Italia e del mondo, Galgani è un personaggio dalla creatività poliedrica e dalla curiosità inesauribile.

Dopo un iniziale percorso figurativo-surrealista nei primi anni Ottanta, l’autore si orienta verso una dimensione enigmatica dell’arte, di ispirazione prevalentemente metafisica, a cui, dal 2000 in poi, seguirà un indirizzo intellettuale e umano del tutto nuovo grazie alla ricerca di nuove forme che utilizzano in modo non convenzionale i materiali di scarto.

Le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche nazionali e internazionali.

www.giuliogalganiartgallery.it