Il parco giochi della ex scuola di Farneta è stato completamente riqualificato. Sabato scorso il sindaco Luciano Meoni ha partecipato alla presentazione dell’iniziativa portata a termine dalla Proloco Farneta grazie ad un patto di collaborazione.
Si tratta di uno strumento che permette la possibilità di condividere progetti su beni pubblici da parte di realtà associative territoriali.
La proposta di collaborazione, come previsto dalla procedura, è stata presentata dalla Proloco Farneta per l’attivazione in forma condivisa con l’Amministrazione di interventi di cura, rigenerazione e gestione degli ambienti da utilizzare per attività di promozione territoriale, di valorizzazione delle potenzialità naturalistiche, culturali, storiche ed enogastronomiche e come punto di incontro e aggregazione sociale, con l’impegno di curare e riqualificare gli spazi verdi circostanti da trasformare in luogo di aggregazione stabile per bambini, famiglie e ragazzi della frazione.
Il progetto è stato approvato dalla Giunta comunale che ne ha riconosciuto l’utilità pubblica. «Voglio complimentarmi con la Proloco per aver portato a termine questo progetto – ha dichiarato il sindaco di Cortona, Luciano Meoni – quando le associazioni del territorio investono lo fanno per il futuro della comunità locale e questo ne è un esempio, perché a Farneta oggi è possibile godere di un nuovo spazio dedicato ai bambini, ma anche per attività di promozione del territorio».
«Vorrei cogliere l’occasione per ringraziare tutte le persone che concretamente si sono adoperate per la realizzazione del parco, coinvolgendo nei lavori anche alcuni cittadini con competenze specifiche, che hanno lavorato nel loro tempo libero, e tutti i nostri sponsor, le piccole realtà imprenditoriali di Farneta che hanno subito abbracciato questo progetto e hanno contribuito ognuno nelle proprie possibilità – dichiara Elisabetta Calussi, presidente Proloco Farneta – Adesso il nostro giardino è fruibile da tutta la popolazione e diventa uno spazio sicuro anche per le numerose scolaresche che vengono a visitare l’adiacente Museo Paleontologico».